Che cos’è?
La manometria anorettale è un’indagine sulla fisiopatologia dell’ultimo tratto dell’intestino e della muscolatura del pavimento pelvico, in relazione alla continenza ed alla evacuazione.
Serve per valutare:
1. il tono di base dello sfintere interno
2. la contrazione volontaria dello sfintere esterno
3. il riflesso retto anale inibitorio (si verifica nel momento in cui vengono introdotti 10cc di aria e si ha il rilasciamento dello sfintere interno. Questo permette di valutare l’integrità dell’innervazione intrinseca dei plessi nervosi sottomucosi ed intramurali)
4. capacità e sensibilità rettale (serve per valutare la percezione allo stimolo evacuativo e alla massima urgenza)
I risultati dell’esame manometrico permettono all’operatore di stabilire:
1. Diagnosi ed eventuale trattamento terapeutico
2. Esiti post-trattamento
Casi specifici nei quali è necessario l’esame manometrico:
1. Stipsi
2. Malattia di Hirschsprung
3. Megaretto
4. Dissinergia del pavimento pelvico
5. Rettocele
6. Ulcera solitaria del retto
7. Prolasso mucoso del retto
8. Incontinenza fecale
9. Valutazione pre e post operatoria
10. Durante il trattamento riabilitativo
Casi nei quali l’esame manometrico è controindicato:
1. Se si hanno sospetti di perforazione intestinale
2. Mancanza di collaborazione del paziente
Parametri da riportare nel referto dell’esame:
1. Ispezione dell’orifizio anale
2. Sensibilità perianale
3. Riflesso anale
4. Lunghezza del canale anale
5. Pressione basale massima